Triestini! Italiani!
Siete oggi riuniti a Trieste, in una rinnovata fraternità fra le nuove generazioni ed i soldati di tutte le guerre, per chiudere solennemente le celebrazioni della Vittoria, ricordando lo sbarco del mio augusto genitore nella vostra città redenta.
L’arrivo del Re soldato consacrò definitivamente Trieste e le Genti Giuliane all’Italia e nulla avrebbe fatto allora prevedere l’esodo di tanti di voi da città a noi care, i lutti di tante famiglie, le sofferenze di tanti esuli.
Ma Trieste rimane il centro delle speranze di quanti non intendono rinunciare ai nostri sacrosanti diritti ed in Trieste l’Italia trova ancora oggi l’alto amore per la Patria e integra la fedeltà allo spirito della Vittoria.
Triestini! Giuliani! Irredenti tutti! Rinsaldate la vostra unione e siate degni di quanti, da Nazario Sauro ai giovani caduti nel 1953, hanno suggellato l’italianità delle vostre terre. L’Europa libera e unita che auspichiamo può sorgere stabile e duratura solo nel rispetto dei diritti di ogni popolo. Fate atto di fede nella giustizia della storia per le vostre città e i vostri villaggi che avete, che abbiamo ognora nel cuore .
Umberto
Messaggio letto da S.E. il Ministro della Real Casa Falcone Lucifero il 10 novembre 1968 nel 50° anniversario dello sbarco del Re Vittorio Emanuele III a Trieste