Italiani!
All’inizio del nuovo anno il mio pensiero si rivolge con più intensa commozione alla Patria comune ed a voi: l’esilio non potrà mai attenuare i vincoli millenari che mi uniscono alla mia terra ed al mio popolo.
Conosco le oscure sofferenze che le perduranti difficoltà politiche ed economiche vi hanno risposto e forse vi imporranno ancora, ma so che le avete affrontate e le affronterete con lo stesso coraggio che animarono i nostri padri nella lunga lotta per fare l’Italia una.
Non minori motivi di ansia presenta la situazione internazionale. Ciononostante auspico che la pace tra i popoli e la concordia tra le classi, solennemente invocate anche dal Sommo pontefice, Possano trovare un sicuro inizio si attuazione. Ognuno di noi dal suo posto vi contribuisca. E’ necessario credere e perseguire questi alti ideali: sta in noi, nella nostra fede, nella nostra volontà, poterli conseguire per il bene di tutti gli uomini.
Italiani!
Noi abbiamo per il nostro glorioso passato e per le magnifiche prove che ogni giorno danno le nuove generazioni, particolari doveri in questo luminoso cammino. L’anno che si inizia possa confortare le comuni speranze.
Viva l’Italia!
Cascais 31 dicembre 1965 Umberto